La Donna Elettrica: Sorprendente Commedia Islandese In Difesa Della Natura

Dicembre 13, 2018 4:50 pm

La donna elettrica, film islandese applaudito alla Semaine de la Critique al Festival di Cannes. Impegno e divertimento in una commedia fuori dagli schemi. Dal 13 dicembre al cinema con Teodora Film.

La terra d’Islanda, così ancestrale e primitiva, così assoluta e traboccante, è lì a riempire gli occhi e a scuotere il cuore a ogni inquadratura. Ed è anche protagonista da difendere, in ogni modo. La sua paladina pronta a tutto in suo nome è una donna di mezza età come le altre, apparentemente pacifica e gioviale, che però segretamente percorre lande incontaminate con il suo arco pronta a sabotare le multinazionali che stanno devastando la sua splendida natura.

ECO-TERRORISMO E FEMMINISMO NEL PROFONDO NORD

Erlingsson scrive e dirige una storia tutta al femminile, nella quale il fisico e l’intensità espressiva di Hallora Geirharðsdóttir sono protagoniste assolute, addirittura raddoppiate dall’espediente narrativo della gemella di Halla, interpretata dalla stessa attrice. Ma la questione femminile è anche interna al racconto, nel richiamo della maternità, nelle metafore del ventre della terra, nel patto che lega le due sorelle. Nella solitudine dell’impegno della protagonista, che però arriva allo spettatore in forma divertente e sentimentale, tra cellulari nascosti nel freezer, cugini di campagna, automobili dai colori improbabili e accanimento delle istituzioni e del destino contro un povero turista sudamericano.

Halla è determinata e consapevole dei rischi. Per Hanna, oltre all’amore di quei luoghi arcaici e intoccati, ce n’è un altro, programmato anni prima e poi dimenticato: un’idea di maternità salvifica, un bambino da adottare. Il sopraggiungere di una bambina ucraina non scompaginerà i suoi piani rendendo ancora più difficile e coraggiosa ogni sua scelta. Hanna lascerà in pace i piloni e farà solo la mamma? Pianterà la bimba per continuare a salvare il mondo? O continuerà il suo amabile terrorismo proprio per il futuro di Nika e di tutti i bambini?

UNA TERRA SORPRENDENTE

Al cinema l’Islanda la vediamo spesso perché gli americani si servono dei suoi paesaggi di spettacolare vuoto per film come Rogue One: a Star Wars story o Batman begins, ma anche molte puntate di Trono di spade sono state girate in quell’isola nordica tra l’Inghilterra e la Groenlandia. Quanti film islandesi hai visto ultimamente? Ne vengono prodotti 4 all’anno, vanno ai festival e vincono premi Però nel tempo, una decina sono arrivati nei nostri cinema, rincorsi da duri cinefili

Erlingsson ha nella bellezza sconvolgente della natura islandese un grande e facile supporto. Ma sa metterci del suo per rendere La donna elettrica un piccolo grande film da vedere e da consigliare con slancio. La colonna sonora è speciale: i musicisti, in abiti popolari islandesi, e il coro di donne ucraine in costume fanno apparizione fisica nel film. Accompagnano le fughe di Halla e il suo viaggio in Ucraina, in maniera sia solenne che giocosa. «La musica è un aspetto chiave del film, con una grande rilevanza drammatica», spiega il regista. «Gli antichi greci credevano che le persone creative fossero accompagnate da un daimon che ispirava delle buone idee e dava loro potere e coraggio: questo è anche il compito dei nostri musicisti e del coro delle tre donne ucraine nei riguardi dei Halla, ma anche del pubblico».

TALENTI ORIGINALI E BIZZARRI AL SERVIZIO DI UN RITRATTO DI DONNA MEMORABILE

Il regista e sceneggiatore è Benedikt Erlingsson, già autore di Storie di cavalli e di uomini, che nota una connessione tra i due film: «Si tratta di qualcosa di cui sono diventato davvero consapevole solo dopo aver ultimato La donna elettrica, ossia l’idea fondamentale che i diritti della Natura dovrebbero essere di fatto considerati allo stesso livello dei diritti umani. Dovrebbero essere protetti con forza in ogni costituzione e difesi da leggi internazionali. Tutti noi dobbiamo capire che la natura incontaminata ha un diritto intrinseco a esistere».

Halla, la protagonista de La donna elettrica, è un’eroina solitaria e tenace, in forte connessione con la natura che è fonte d’ispirazione delle sue spericolate azioni di sabotaggio. Quando è in difficoltà Halla appoggia il viso sul manto erboso, come in ascolto, come per attingere forza. È mettendosi addosso il vello di un montone morto che evita di essere scoperta da un drone, nascondendosi tra le fessure di un ghiacciaio elude gli elicotteri delle forze dell’ordine, immersa nelle acque gelide e limpide scampa ai cani che la cercano, sormontata da pecore pelosissime sfugge alle ricerche dei poliziotti.

C’è qualcosa di più raro di una commedia intelligente?
Variety ★★★★★

Intenso, anticonformista, visivamente splendido
Hollywood Reporter ★★★★★

Un film che diverte mentre racconta delle verità scomode 
Village Voice ★★★★★

Non smette mai di sorprendere e divertire
Positif ★★★★★

Erlingsson è un narratore sensazionale
Le Monde ★★★★★

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